Nasce a Sgurgola nel 1955 e si diploma in Scenografia
all’Accademia di Belle Arti di Roma. Esordisce nel 1977
al Fine Arts Building di New York, per poi prender parte
ad una serie di importanti collettive tra Roma, Milano,
Parigi e Amsterdam. L’incontro con alcuni dei maggiori
esponenti dell’Arte Povera (Mario e Marisa Merz, Jannis
Kounellis) aprirà all’artista nuovi orizzonti
di riflessione che lo porteranno ad approfondire lo
studio sullo spazio e sull’importanza e la forza dei
materiali grezzi. La luce diviene per l’artista elemento
di primaria necessità: ricercata, provocata,
inaspettatamente trovata, sposando la trasparenza della
cera con sottili foglie di oro, platino, palladio, rame.
La ricerca dell’armonia degli elementi avviene nell’opera
di Bianchi attraverso l’identificazione di una dimensione
spaziale che affiora naturalmente dall’accostamento
di linee che tracciano figure geometriche da cui idealmente
evincere il volume e la prospettiva. Nel 1984 e nel
1986 Bianchi é invitato alla Biennale di Venezia.
Attualmente vive e lavora a Roma.
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