Fin
dagli ultimi anni '70, quando i suoi Truisms aforistici
e Inflammatory Essays appaiono sui muri di New York,
privi di firma, l'opera di Holzer ha cercato di riformulare
molti dei dogmi dell'arte tradizionale, in particolare
nel contesto degli spazi pubblici. Le sue opere sono
state esposte in mostre e progetti realizzati in tutto
il mondo, tra cui spiccano le personali al Museo Solomon
R. Guggenheim di New York (1989), alla 44ª Biennale
di Venezia (1990), al Centre Georges Pompidou di Parigi
(1996), al Museum of Modern Art (1997) e al Whitney
Museum of American Art di New York (1999), all'Oslo
Museum of Contemporary Art (2000) e alla Neue Nationalgalerie
di Berlino (2001).
Holzer comincia a lavorare con lo xeno nel 1996. Proiettate
di notte, in lettere gigantesche, le parole e le frasi
vengono lanciate negli spazi urbani in modo da creare
immagini effimere di straordinaria bellezza filmica.
Alla prima proiezione, sul Lungarno a Firenze, sono
seguite quelle create da Holzer per Roma e Vienna (1998),
per Rio de Janeiro e Venezia (1999), Oslo, Lillehammer
e Buenos Aires (2000), Newcastle e Gateshead (2000),
Berlino, Bordeaux, Monterrey e Parigi (2001), Goslar,
Germania (2002), Liverpool e di recente per Cannes (2003),
dove le proiezioni hanno illuminato il cielo notturno
durante il Festival del Cinema.
duetart gallery
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