Haim Steinbach nasce nel 1944 a Rehovot, Israele, e diventa cittadino americano nel 1962.

Ha studiato al Pratt Institute e alla Yale University negli Stati Uniti. La sua prima mostra realizzata utilizzando oggetti esistenti fu tenuta all'Artists Space, New York, nel 1979.

Haim Steinbach è nato nel 1944 a Rehovot, in Israele, e vive e lavora a New York. Ha conseguito un Bachelor of Fine Arts presso il Pratt Institute, New York nel 1968 e un Master of Fine Arts presso la Yale University, New Haven, Connecticut nel 1973. L'arte di Steinbach è una messa in scena di oggetti in formati che ne sottolineano la presenza sia antropologicamente che esteticamente. Questi oggetti provengono da uno spettro di contesti sociali e culturali e sono assemblati in modo analogo alla disposizione delle parole in una poesia o alle note musicali in una partitura.

Il lavoro di Steinbach propone nuovi contesti per un'ampia gamma di oggetti fatti a mano e prodotti in serie, ordinari e straordinari, nuovi e vecchi. Ha detto che il suo lavoro riguarda il vernacolo, che è una forma comune di linguaggio: cose che produciamo, esprimiamo e produciamo e che non si tratta solo di selezionare e disporre oggetti di mia scelta, ma anche di presentare gli oggetti scelti da altri . Per Documenta IX (1992), ad esempio, Steinbach ha trasportato l'intera collezione di oggetti che ha trovato sugli scaffali nell'ufficio del curatore Jan Hoet e li ha riorganizzati in una struttura architettonica appositamente concepita nell'opera Display #30 – An Offering (collezionabili di Jan Hoet) .

Steinbach si riferisce spesso alle strutture che costruisce per gli oggetti che presenta come "dispositivi di inquadratura". Il prototipo di scaffale a forma di cuneo che ha concepito per la presentazione degli oggetti che seleziona è una struttura che utilizza un sistema geometrico basato su tre angoli – 90, 50 e 40 gradi – di un triangolo. La mensola è un dispositivo in quanto funziona come una livella o come uno strumento musicale, e può essere ingrandita o ridotta proporzionalmente ai tre angoli della sua sezione, e in relazione agli oggetti su di essa. Per quanto riguarda il colore, termine usato anche in musica, uno strato di pelle laminata plastica può dare il tono a un oggetto quando viene applicato alla sezione su cui è posizionato.

Steinbach stabilisce una dialettica all'interno del suo lavoro tra cultura "alta" e cultura "bassa", l'unico contro il multiplo, il personale contro l'universale. Inoltre, queste dialettiche funzionano sia in termini di oggetti che di linguaggio poiché i titoli dell'opera così come gli oggetti stessi sono 'materiale trovato'. I titoli provengono da una vasta gamma di fonti come testi, titoli di riviste o pubblicità. Sono spesso affermazioni e detti che possono essere idiomatici, allegorici, proverbiali o assiomatici. Steinbach usa questi testi anche come opere a sé stanti. Presentati in vinile nero sulla parete in scale variabili (grande e piccola), questi "oggetti trovati" sono presentati esattamente come sono, con contenuto e carattere invariati poiché Steinbach considera entrambi gli aspetti parte integrante della formulazione così come l'immagine del lavoro finale.